Per gli stent biliari vengono impiegate tre tecnologie
di produzione fondamentalmente diverse:
«S»
Struttura dello stent a maglia fissa, prodotta con
filo in Nitinol intessuto a formare un tubo. Lo stent assume così la sua forma
caratteristica e grazie all’effetto memory la riacquista dopo ogni
deformazione.
«D»
A differenza degli stent «S», per gli stent «D»
vengono intessuti congiuntamente due fili di Nitinol. Grazie all’effetto memory
lo stent mantiene così la sua forma in direzione radiale, con una forza radiale
predefinita. Può tuttavia essere invaginato assialmente e quindi piegato, pur
sempre mantenendo la sua forma. Questo fornisce un equilibrio ottimale fra
forza radiale e flessibilità, utile soprattutto quando si deve posizionare lo
stent in parti anatomiche con curve molto accentuate.
«Comvi»
Lo stent «Comvi» di Taewoong è formato da due stent
«D» coassiali, separati l’uno dall’altro da un foglio di PTFE. Questo consente
di avere una ottimale forza radiale, mentre la membrana di PTFE impedisce
l’invasione tissutale. Inoltre, la struttura esterna dello stent ne impedisce
la migrazione.
Maglia fissa con struttura intrecciata
Flessibilità elevata e forza radiale ottimale
Entrambe le estremità (8 mm in più del corpo) contribuiscono a minimizzare la migrazione
Rivestimento in silicone e morbide estremità arrotondate
Riduce la reazione iperplastica e l’invasione tissutale
Filo di recupero verde visibile per una facile rimozione
Marcatori radiopachi: quattro a entrambe le estremità e due al centro
Struttura a maglie mobili con costruzione intessuta
Accorciamento minimo per un posizionamento preciso
Ottimale combinazione di forza radiale e assiale per il mantenimento della pervietà luminale in strutture anatomiche curve
Marcatori radiopachi: tre a entrambe le estremità e due al centro
Struttura a maglie larghe per facilitare l’impianto di un secondo stent
Il design a maglie larghe consente il facile posizionamento del secondo stent
La minima forza assiale e l’ottimale forza radiale consentono allo stent di adattarsi e aderire all’anatomia dell’ilo biliare, migliorando il comfort del paziente
Design ottimizzato per la procedura SIS (Stent-In-Stent)
L’asse verticale regolabile può essere spostato leggermente di lato durante la procedura SIS per il posizionamento del secondo stent, aumentando contemporaneamente la resistenza dello stent alla piegatura
Il sistema di impianto 6 Fr facilita l’accesso alla lesione e un posizionamento aproblematico
Sono altresì disponibili sistemi di impianto 7.8 Fr
Marcatori radiopachi: tre a entrambe le estremità e due al centro
Rivestimento in PTFE per una facile rimozione
Posizionamento e rimozione percutanei mediante gancio apposito per il filo di recupero all’estremità prossimale
Marcatori radiopachi: quattro a entrambe le estremità e due al centro
La parte non coperta (30%) evita il blocco dei rami laterali del dotto epatico impedisce la migrazione nel dotto epatico
Estremità anti-migrazione viene fatta uscire dalla parete gastrica e impedisce la migrazione nel dotto epatico sinistro
Marcatori radiopachi: tre a entrambe le estremità e due all’estremità della parte coperta
Impedisce la migrazione e mantiene l’aderenza tra i lumi
Il rivestimento completo in silicone impedisce le perdite e l’invasione tissutale
La sua flessibilità ne facilita l’adattabilità durante il posizionamento indipendentemente dallo spessore della parete
Il diametro di 8, 10 e 16 mm rende possibile l’uso per diverse indicazioni
Maglia fissa con struttura intrecciata
Flessibile e a prova di rottura
Estremità atraumatiche
Riduzione dell’iperplasia ai margini
Rivestimento in silicone sulle superfici interna ed esterna
Riduce il rischio di crescita tumorale
Favorisce il flusso biliare
Il filo di recupero consente una rimozione sicura e aproblematica
Maglia fissa con struttura intrecciata
Flessibile e a prova di rottura
Estremità atraumatiche
Riduzione dell’iperplasia ai margini
Rivestimento in silicone sulle superfici interna ed esterna
Riduce il rischio di crescita tumorale
Favorisce il flusso biliare
Il filo di recupero consente una rimozione sicura e aproblematica
Larghezza delle maglie irregolare con forza radiale segmentale variabile ed estremità svasate
Le dimensioni irregolari delle maglie comportano una forza radiale segmentale variabile che impedisce la compressione completa dei rami laterali, evitando evita la sepsi o la pancreatite da stent
Prevenzione della migrazione: entrambe le estremità svasate impediscono la migrazione
Rimozione facile: il rivestimento completo in PTFE (corpo) e in silicone (entrambe le estremità svasate), insieme con un filo di recupero all’estremità prossimale dello stent, consentono una rimozione facile e aproblematica
Marcatori radiopachi: tre a entrambe le estremità e due al centro
Profilo caratteristico al centro dello stent
La strozzatura al centro dello stent rende possibile una elevata forza radiale in questa zona, inibendo la migrazione
Stent di lunghezza ridotta
L’uso di uno stent corto a livello di stenosi impedisce di esercitare pressione su un ampio settore del dotto normale, riducendo il rischio potenziale di necrosi e fibrosi
Lungo filo di recupero in platino radiopaco
Il lungo filo in platino rende possibile una facile rimozione dalla elevata posizione del CBD
Marcatori radiopachi: tre a entrambe le estremità e due al centro
Le ampie estremità svasate e rivestite impediscono la migrazione e la possibilità di lesioni luminali da stent
Disponibile in diversi diametri (fino a 16 mm)
Ottimizzazione del drenaggio e preparazione di una via sufficiente per la successiva necrosectomia
Filo di recupero per il riposizionamento o la facile rimozione
Marcatori radiopachi: tre a entrambe le estremità e due al centro